Arte funeraria

 Il culto dei morti è l’espressione del rispetto che gli esseri umani provano verso i defunti e della speranza in una vita futura; esso si concretizza nei riti funebri, diffusi in tutte le società, nella costruzione dei cimiteri e nella elaborazione di credenze relative al destino dell’anima nell’aldilà. La pietà si esprime nel dolore provato per la perdita di una persona cara e nella volontà di mantenerne il ricordo. Spesso si rimane ancorati alla speranza di un ricongiungimento in una vita futura dopo la morte. Questi atteggiamenti verso i defunti sono propri dell’essere umano fin dai tempi più remoti. La specie homo Sapiens ha sempre sepolto i morti con svariati oggetti ornamentali, secondo Man Assmann, importante studioso dell’Antico Egitto, molte forme di arte sono nate proprio per custodire il ricordo dei morti. Il desiderio di ricordare i defunti ha spinto l’essere umano a realizzare forme di rappresentazione concretizzate in sculture, dipinti, ma anche espressioni verbali capaci di far sopravvivere i morti nella memoria dei viventi. La nostra società, che con tenacia e grande devozione offre il proprio servizio dal 1950, tramandato da padre in figlio, è infatti oggi impreziosita della raffinata Arte del grande pittore lucano Aldo Carlomagno che renderà unico ogni epitaffio, interpretando il triste evento in chiave Cristiana. 

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